Il procedimento, se seguito alla lettera, è lungo (vi ho dato anche le scorciatoie ), ma il risultato è favoloso! È un po' difficile segnare le quantità, perché ormai mi regolo ad occhio quindi considerate che le dosi sono approssimative.
Ingredienti:
Fagioli cannellini secchi 200 g
Bietole 200 g
Patate 2
Carote 2
Cavolo nero 350 g
Cipolle 2
Cavolo verza 350 g (oppure 500 g di uno o dell'altro ma tenete presente che senza cavolo verza è un conto, senza cavolo nero non è ribollita vera!)
Porro 1
Zucchine 2
Sedano 2 coste
Pomodori 4 (o pezzettoni pronti 1 barattolo piccolo)
Pane casereccio raffermo, 300 g
Opzionale Parmigiano grattugiato a piacere
Olio EVO, sale e pepe q.b.
Il giorno prima mettere in ammollo i fagioli secchi (almeno 12 ore), operazione che può essere evitata con l'utilizzo di due barattoli di fagioli anche se è meglio usare quelli secchi (ma diciamocelo seriamente: non è proprio la stessa cosa).
Mettere a bollire i fagioli con gli odori che volete (alloro, salvia, rosmarino, ecc) per un'ora. Nel frattempo mondate le verdure, disponetele in una casseruola (o una pentola) molto capiente; sbollentate i pomodori e pelateli, privateli dei semi ed uniteli alle verdure.
A questo punto scolate i fagioli tenendo da parte il brodo di cottura, uniteli alle altre verdure e fateli insaporire, unite il brodo di cottura dei fagioli e fate cuocere a fuoco basso per almeno due ore.
Aggiustate di sale e pepe se piace; è giunto ora il momento di unire il pane e fargli assorbire il brodo. A questo punto potete servirla con un filo di olio a crudo e una spolverata di parmigiano.
La tradizione vuole che la ribollita venga servita il giorno dopo la preparazione (in effetti è più buona perchè si insaporisce di più) dopo averla riscaldata, da qui il termine "ribollita".
Servire con un giro di olio e parmigiano se vi va (non ci andrebbe, a regola). Siccome di solito ne faccio tanta, la congelo in porzioni, così abbiamo sempre qualcosa di pronto in caso di necessità.
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