domenica 30 novembre 2014

Risotto ai funghi e zucchine trifolate in crema di zucca di Donatella Zoccolan

(North Carolina - USA)

Ecco il mio risottino di ieri sera. Una bontà.
Ricetta di mia invenzione 
Ingredienti:
Riso tipo Arborio
200 g funghi tipo porcini (o portobello)
3 zucchine medie
1 cipolla rossa (dolce)
500 g zucca (butternut squash)
Parmigiano reggiano
2 spicchi d'aglio
salvia fresca
Olio d'oliva
Prezzemolo
Noce moscata
Mix di spezie italiane: timo, maggiorana, basilico, rosmarino (secche)
Vino bianco secco (Sauvignon)
Brodo/dadi quanto basta
Preparare a priori:
Funghi trifolati in olio di oliva, aglio, un pezzettino di dado e prezzemolo (io tolgo l'aglio a fine cottura)
Zucchine trifolate in olio d'oliva con un po' di dado e il mix di spezie italiane.
Zucca cotta nel brodo con aggiunta di un pizzico di noce moscata e poi frullata con il suo brodo.
In una pentola antiaderente fare soffriggere ed imbiondire la cipolla in olio d'oliva. Aggiungere il riso e fare mantecare con un bicchiere abbondante di vino bianco secco. Fare evaporare il vino. Aggiungervi i funghi e le zucchine trifolate precedentemente. Per la cottura aggungere gradualmente mestoli di crema di zucca e mestoli di brodo caldo. Quando il riso e' cotto aggiungervi il burro nel quale si sara' fatta soffriggere qualche foglia di salvia sminuzzata. Aggiungere il parmigiano reggiano grattugiato e voilà!

sabato 29 novembre 2014

Pizza in teglia tipo focaccia di Stefania Pisanu

(California)

Ecco la mia seconda ricetta, e guarda caso è un'altra pizza!

1 kg di farina
750 g acqua
1 cucchiaino malto o miele
8 g di lievito secco
1 cucchiaino di glutine
20 g sale

Versare tutta la farina con il glutine nella planetaria, aggiungere il lievito e il malto o miele, iniziare ad incorporare l'acqua, lasciandone da parte 200 grammi. Far incordare, unire il sale e versare piano piano la restante acqua. Versare in una ciotola e fare due giri di pieghe a distanza di trenta minuti. Ora si può lasciar lievitare a temperatura ambiente per 3-4 ore, ma io l'ho messa in frigo per quattro ore perché era mattina e non la dovevo cuocere fino alla sera. Poi l'ho tolta dal frigo e lasciata lievitare altre 3 ore a temperatura ambiente (deve triplicare). Ribaltare sul piano, dividere in due e mettere nelle teglie con pochissimo olio sotto e aspettare una mezz'oretta prima di stenderla. Poi stendere delicatamente, aspettare un'altra ora e cuocere a 450 F con solo sugo per i primi 10min e poi con mozzarella per gli ultimi cinque minuti.


venerdì 28 novembre 2014

Biancomangiare di Veronica Saputo

(Londra)

Si tratta di una ricettiva semplice e carina. "Le blanc manger" è un'antica ricetta normanna, pare che in Sicilia sia arrivata proprio grazie a questa popolazione giunta lì durante il medioevo e che gli arabi, che i normanni trovarono sul posto, arricchirono con l'aggiunta di scorza di limone grattugiato, cannella e chiodi di garofano. In Sicilia è il dessert semplice e che i bambini amano, lo si può servire alla fine di una cena se magari versiamo la crema all'interno di coppette di arance che abbiamo svuotato precedentemente "all'uopo" ahahahaha....!

1 litro di latte

100 gr di amido di riso
200 gr di zucchero
cannella
scorza di limone grattugiato
chiodini di garofano... per piacere, i chiodini in un sacchetto di garza, vanno tolti al momento della cottura. 

Bene e adesso mescolare insieme tutti gli ingredienti, finché l'amido e lo zucchero non si siano sciolti, dopo di che hop... sul fuoco... dolce,mi raccomando! Mescola che ti mescola e poi ancora... mescola, finche' la densa crema bianca, liscia, morbida, profumatissima non si sarà formata! Eccola, finalmente!!! Togliamo il sacchettino di chiodi di garofano, versiamo la crema in un piatto da portata, e facciamola raffreddare per bene! Servire magari con un bicchierino di limoncello! 
Se si vuole mentre la cremina è calda la si potrebbe distribuire in delle coppette di scorza di arancia... un incanto!


giovedì 27 novembre 2014

Bonet di Alice Massa

(Giappone)

Il bonet (che si pronuncia “bunet”) è un dolce tipico piemontese, una sorta di budino al gusto di cioccolato e amaretti. Tradizionalmente ha forma rotonda, si fa nel tipico stampo da budino (stampo che in piemontese si chiama a sua volta proprio “bonet”), ma io qui in Giappone non ce l’ho (ancora) e quindi lo preparo nello stampo del poundcake. E’ comunque ottimo.
La ricetta che vi propongo non è quella tradizionale, che vorrebbe sei uova per ogni mezzo litro di latte, ma una versione più leggera che anni fa mi insegnò Rosalba, la mamma della mia amica Raffaella, che negli anni del liceo mi ha insegnato forse senza volerlo tante cose in cucina e che ora non c’è più, ma che mi sembra di incontrare di nuovo ogni volta che assaporo il “suo” bonet.

Ingredienti:
6 uova
un litro di latte intero
200 g di amaretti
8 cucchiai di zucchero
8 cucchiai di cacao

zucchero e acqua per il caramello

Preparazione:
Far scaldare il latte e versarvi gli amaretti sbriciolati grossolanamente. Lasciar raffreddare.
Nel frattempo preparare il caramello facendo sciogliere lo zucchero con un goccio di acqua senza mai girare. Quando il caramello sarà pronto, foderarvi lo stampo mentre è ancora caldo, e raffreddarlo (anche sotto l’acqua fredda) in modo che il caramello con scivoli via.
Mescolare il latte con gli amaretti ormai freddo con le uova, il cacao e lo zucchero e versare il tutto nello stampo.
Far cuocere il bonet a bagno maria in forno o sul gas, coperto, per un’ora abbondante, facendo attenzione che l’acqua non bolla mai (la mia è bollita e si vede dalla trama imperfetta).
Far raffreddare e trasferire in frigo, dove dovrà riposare almeno due ore prima di essere sformato.

Il bonet, forse proprio perché è uno dei dolci piemontesi più famosi e amati, ha numerose varianti. Le più famose sono: il bonet bianco (senza cacao) e quello con il rum. Entrambe eccellenti.


Rolatine di maiale ripiene di verdure di Alice Massa

(Giappone)

Ingredienti:
sei fette di lonza di maiale tagliate sottilissime (possibilmente con l’affettatrice)
due asparagi
mezzo peperone
quattro grosse foglie di spinaci
un uovo
quattro fettine di pancetta
due fettine di prosciutto cotto
senape, pepe, parmigiano, sale
olio d’oliva, vino bianco, aglio e rosmarino per la cottura

Procedimento:
Tagliare a metà il mezzo peperone eliminando le parti bianche, e cuocere i due pezzi così ottenuti in forno a 200 gradi per venti minuti o fino a quando diventeranno morbidi (dipende dallo spessore del peperone). Una volta sfornati, spellarli. Sbollentare gli asparagi e tagliarli in tre pezzi ciascuno. Lavare gli spinaci. Con l’uovo, fare una frittatina sottile con un po’ di parmigiano. Se possibile, farla di forma rettangolare faciliterà la formazione delle rolatine.
Disporre le fette di lonza sul tagliere. Alle prime due, sovrapporre una fetta di pancetta, tre pezzi d’asparago ciascuna (assicurandosi che la punta sporga leggermente), un po’ di pepe, e arrotolarle per poi fermarle con uno stuzzicadenti. Ad altre due fette sovrapporre una fetta di pancetta, mezza frittatina ciascuna, due foglie di spinacio ciascuna, e arrotolarle fermandole con uno stuzzicadenti. Alle ultime due sovrapporre invece il prosciutto cotto, una punta di senape, un peperone arrostito ciascuna e arrotolare, fermando il tutto con uno stecchino.
In una padella soffriggere l’aglio con il rosmarino in poco olio d’oliva. Trasferirvi le rolatine e rosolarle abbondantemente. Sfumare con il vino bianco e farlo evaporare. Salare e coprire, per portare a cottura.

Brasato al vino rosso con polenta di Alba Geddes

(Dubai)

Sapori del profondo nord, brasato al vino rosso con polenta.

1 bel pezzo di carne di manzo a lunga cottura
1 bottiglia intera di vino rosso
2 carote
2 gambi di sedano
2 cipolle
3/4 chiodi di garofano
2 foglie di alloro
5/6 grani di pepe nero
5/6 bacche di ginepro (io non le trovo)
sale e pepe
olio evo e burro
Prendete una pentola capiente che poi potrete mettere nel forno, metteteci la carne, tutto il vino, le verdure tagliate grossolanamente e le spezie. Mettete in frigo e fate marinare per almeno 12 ore, se il vino non coprisse del tutto la carne giratela di tanto in tanto.
Finita la marinatura, togliete dal frigo, prendete la carne e asciugatela con della carta da cucina, togliete le verdure e spezie e mettele da parte e cosi fate anche con il vino. Fate rosolare la carne da tutti i lati nella pentola con lio evo e burro e dopodiche' aggiungete le verdure e fatele rosolare per 5 minuti sempre nella stessa pentola. Proseguite ad aggiungere il vino della marinatura e portate il tutto fino ad una leggera ebollizione e poi mettete in forno per 1 ora e 1/2 - 2 ore a 140 gradi.
Una volta compiuta la cottura mettete la carne da parte e fatela riposare e proseguite con il ridurre i liquido rimasto nella pentola.
A me piace servire il sugo con ancora le verdure intere ma potete anche frullare con un frullatore a immersione.
Sia la polenta che il pure' di patate sono ottimi accompagnamenti.

Biscotti Natalizi di Zala Laza

(Germania)

Qui in Germania questi biscottini natalizi si chiamano "vanillekipferl" (cornetti alla vaniglia); sono super semplici da fare e si sciolgono letteralmente in bocca!

125 g burro
50g zucchero
80 g mandorle tritate a mo' di farina
200 g farina
Una bustina di zucchero vanigliato

Unire tutti gli ingredienti e mettere poi l'impasto a riposare per almeno mezz'oretta in frigo. Intanto scaldare il forno ventilato a 200 gradi. Tirare fuori il panetto e formare dei piccoli cornetti. Infornare per 10 minuti: devono prendere un po' di colore ma non scurirsi troppo. Sfornati sono un po' morbidi ma nel raffreddamento si solidificano. Poi con molta cura quando sono ancora tiepidi passarli nello zucchero vanigliato. Attenzione si diventa dipendenti!


mercoledì 26 novembre 2014

Bresaola di Renata

[Wisconsin]

Uno degli affettati che più ci mancavano, era proprio la bresaola. Allora cercando su internet abbiamo trovato la ricetta.
La speziatura finale va personalizzata. La prima volta che l'abbiamo fatta c'erano troppi chiodi di garofano e ginepro. Pian pianino abbiamo calibrato perfettamente la speziatura secondo il nostro gusto. Quindi cominciate a farne una per volta. Quando avrete calibrato potrete anche farne un paio alla volta. L'ideale è avere una cantina o un luogo sempre fresco.

Occorrente
- Carne: "Eye of Round" (in Italia è il pezzo con cui si fa il roast beef) 2 pezzi da circa un 1 kg ciascuno
- Spezie: Pepe Nero macinato, Bacche di Ginepro, Chiodi di Garofano, Timo, Rosmarino Fresco
- Sale e Zucchero (normali) in egual misura
- Carta Assorbente da Cucina
- Spago da Cucina
- Vino Rosso (1 bicchiere)
- Cheese Cloth (garza a maglia larga normalmente usata per il trattamento dei prodotti caseari) - 2 contenitori in plastica poco più grandi e alti dei pezzi di carne
- 2 contenitori da 1 gallone (riempiti di acqua del rubinetto e usati come presse per accelerare l'uscita dell'acqua dalla carne)

Preparazione

1° GIORNO

Macinate tutte insieme le spezie in queste quantità (serviranno per rivestire e insaporire la bresaola prima di metterla a stagionare; le grammature/pezzature indicate saranno sufficienti per entrambi i pezzi di carne da 1 kg l'uno): pepe nero 10 g, rosmarino fresco 10 g, bacche di ginepro 5 g, timo secco 5 g, noce moscata 1, cannella 2 g (non l'abbiamo messa perché le girls rognavano), chiodi di garofano 2 g. Chiudete in una piccola scatola di plastica e riponete in luogo fresco e asciutto (ci staranno per circa una settimana). Prendete la carne e eliminate con un coltello ben affilato tutti i residui esterni di grasso (1) (li potrete poi usare per insaporirci un sugo). Se c'è qualche vena di grasso che scende un po' in profondità nella carne, cercate di eliminarla il più possibile provando a non devastare completamente il pezzo carne. Prendete altro pepe nero, ve ne servirà abbastanza perché dovrete cospargerci i due pezzi di carne e massaggiarli accuratamente per distribuirlo uniformemente sulla superficie e farlo penetrare il più possibile (2). Preparate ora una miscela di sale e di zucchero in parti uguali (ne servirà molta, cominciate con 300g+300g che avrete modo di mescolare bene in un contenitore di plastica con tappo). Mettete la carne pepata nei due contenitori indicati all'inizio e cominciate a versarci sopra la miscela di sale e zucchero (3) avendo cura di distribuirla uniformemente e in abbondanza su tutti e due i pezzi di carne. Trovate un luogo fresco (10-14 C) e asciutto (anche il frigo va bene, nel caso), riponeteci i due contenitori e lasciate riposare il tutto per 24 ore (4).

2° GIORNO

Dopo le prime 24 ore la carne avrà perso circa un bicchiere di acqua in tutto.

Svuotate i contenitori da acqua/sale/zucchero, lavateli e asciugateli bene. Sciacquate i due pezzi di carne con acqua fredda avendo cura di rimuovere anche il vecchio pepe. 


Asciugate bene, con la carta da cucina, la carne 

Legate la carne un po' stretta "come un salame" con lo Spago da Cucina (1) Ripetete la pepatura massaggiando ancora bene la carne (2) Ripetete la sal/zuccheratura in abbondanza e riponete la carne nei contenitori (3). Rimettete in frigo o cantina per altre 24 ore avendo cura di sovrapporre, su ogni pezzo di carne, un gallone di acqua che servirà come pressa per accelerare la fuoriuscita di acqua. (4)


3° - 4° - 5° - 6° - 7° GIORNO

Passate altre 24 ore ripetete: svuotatura e risciacquo contenitori, lavatura carne, asciugatura, pepatura, sal/zuccheratura e di nuovo in frigo/cantina sotto pressa fino all'indomani. Ripetete l'operazione OGNI 24 ORE fino al settimo giorno.

8° GIORNO

9° GIORNO

Passate altre 24 ore ripetete: Svuotatura e risciacquo contenitori e lavatura carne con acqua.

 

Eliminate tutto lo spago e asciugate la carne. 

 
A questo punto riponete la carne in un contenitore basso e sufficientemente capiente per i due pezzi e versateci mezzo bicchiere di vino rosso. 
Rotolate e massaggiate la carne nel vino per qualche minuto e asciugatela nuovamente.  
Eliminate il vino dal contenirore e asciugatelo bene. Ricoprite a questo punto la superficie dei due pezzi con le spezie macinate preparate in precedenza avendo cura di massaggiare ancora bene il tutto per far aderire/penetrare i gusti. 
Avvolgete i due pezzi di carne separatamente nella carta assorbente, distribuendo uniformemente le spezie rimanenti sulla carta.
Successivamente, arrotolate nel Cheese Cloth.

Legate nuovamente con lo spago, ma solo per la lunghezza, e ricavate due asole che serviranno per appendere i fagottoni di ciccia al fresco.


Appendeteli in cantina per circa una settimana (proviamo!!!) di stagionatura, avendo cura di cambiare ogni giorno il basso con l'alto.

La ricetta la trovate anche qui: Feeling Cook!

martedì 25 novembre 2014

Pesto di pistacchi di Giovanna Costa

[California]
Se c'è una cosa che manca ad una Siciliana che vive all'estero, è il pistacchio di Bronte e tutti i suoi utilizzi in cucina. Così quando arrivano i pistacchi dalla Sicilia, puoi sbizzarrire la fantasia cominciando dal pesto al pistacchio! Se invece non hai modo di ricevere quelli originali... be', puoi accontentarti dei pistacchi che trovi. Il gusto sarà diverso ma comunque buono.



Per fare la base del pesto bastano pistacchi, preferibilmente non tostati e non salati, olio extra vergine d'oliva, qualche pizzico di sale, un pugnetto di grana o parmigiano (opzionale). Mettete i pistacchi nella ciotola del food processor e aggiungete l'olio extravergine d'oliva poco alla volta. Cominciate con l'aggiungere una tazzina da caffè di olio e cominciate a frullare. Bisogna frullare per una 30 di secondi e poi fermarsi e man mano aggiungere più olio fino ad arrivare alla consistenza che vedete in foto o che più preferite.


Bisogna frullare facendo delle pause per non riscaldare troppo il pistacchio e per permettere al pesto di inglobare aria. Si aggiunge il sale e il formaggio grattuggiato e si frulla un'ultima volta per combinare.

Per le pennette o farfalline al pistacchio.
In un tegame fate un soffritto leggero con un po' di olio evo e cipolla. Aggiungete il pesto di pistacchio, combinate, e aggiungete panna fresca, heavy whip cream o double cream, quanto basta. Fate cuocere su fuoco basso per qualche minuto. Conservate un mestolo di acqua di cottura della pasta per stemperare.


Scolate la pasta e aggiungetela alla salsa, aggiungete il mestolo di acqua e parmigiano grattuggiato. Servite spolverando un po' di granella di pistacchio o pistacchi tritati grossolanamente.


Se vi piace, come alternativa, potete aggiungere pancetta, funghi, salmone...
Per quella alla pancetta fate semplicemente tostare la pancetta in un padellino fino a leggera doratura e la aggiungete alla salsa di pistacchi poco prima di aggiungervi la pasta.

Questo pesto però è anche ottimo da spalmare sui crostini.

Saltaminbocca di ricotta, zafferano e spinaci di Giovanna Cacciuto

(Bulgaria)

I saltaminbocca di ricotta , zafferano e spinaci sono un primo piatto gustoso alternativo alla solita pasta.
Leggeri e poco calorici si prestano a diversi condimenti ma quelli che vi propongo oggi sono con una salsa di pomodoro classica.

Eccovi la ricetta:
Per i saltaminbocca;
500 g di ricotta (preferibilmente ovina) 
30 g di farina 
1 bustina di zafferano
sale
100 g di spinaci lessati 
Per la salsa di pomodoro;
800 g di pomodori pelati
1 cipolla piccola
1 spicchio d’aglio
10 foglie di basilico 
2 cucchiai di olio evo 
sale
Per condire:
100 g di parmigiano grattugiato
Procedimento:
Iniziamo preparando la salsa di pomodoro facendo soffriggere in poco olio la cipolla tritata, una volta dorata aggiungere aglio e basilico tritati, dopo due minuti aggiungere i pomodori pelati passati col passapomodoro in base alle vostre preferenze ( a me piacciono a pezzettoni ), coprite e fate cuocere a fuoco lento.
Nel frattempo ci occupiamo degli spinaci da lessare oppure più semplicemente messi al microonde con poca acqua per circa cinque minuti.
Una volta scolati gli spinaci fateli saltare in padella con un filo d’olio e sale per eliminare tutta l’acqua di vegetazione, e poi fate raffreddare.
Ora possiamo preparare la ricotta, (che deve essere sufficientemente asciutta per poi poter realizzare senza problemi le polpettine) aggiungiamo lo zafferano e il sale,  gli spinaci tritati ormai freddi, l’uovo e la farina.
Otterremo un composto asciutto perfetto per la nostra ricetta.
La nostra salsa di pomodoro una volta salata, dopo circa un’ora sarà pronta. Allora versiamo due mestoli abbondanti di salsa sulla base della nostra pirofila e ora pazientemente prepariamo i saltaminbocca, a me piacciono piccoli, ma potete farli delle dimensioni che preferite.
Una volta terminato il composto potete ricoprire con altra salsa di pomodoro e parmigiano grattugiato in abbondanza.
Far gratinare a forno caldo a circa 220 gradi per 15 minuti.

Buon appetito!!!

Foglie di verza ripiene di Marina Pignatelli

(Nizza - Francia)

Ho fatto sbollentare per un paio di minuti 12 foglie grandi di cavolo verza in acqua abbondante salata.I
In una padella ho preparato un soffritto di cipolla, carota e sedano, ho aggiunto le foglie più piccole di verza tritate fini ed ho fatto rosolare con la cipolla rossa dopodiché ho aggiunto il riso, fatto brillare, bagnato con vino bianco e cucinato come un risotto (sale e pepe).
A cottura al dente ho mantecato con burro e parmigiano, ho aggiunto un salame poco grasso tagliato a dadini (nella ricetta originale si mette la carne macinata sin da principio al posto del salame ma io non ne avevo) dopodiché ho riempito le foglie, le ho chiuse ad involtini e in una pirofila unta di olio evo ricoperto con fiocchetti di burro e parmigiano grattugiato.
Al forno a 180°C per 10 minuti fino a doratura.
Mia madre fa cuocere gli involtini in pentola ricoperti di brodo vegetale: secondo me sono più saporiti e le foglie più tenere. Attenzione a togliere la parte centrale perché altrimenti la costa rimane dura.







lunedì 24 novembre 2014

Salmone Affumicato Marinato di Paola Oliviero Morris

(Virginia - USA)

Ingredienti:
Una confezione di salmone affumicato, io ho trovato questo molto rosso anche se a volte e' piu' rosato ma era comunque molto buono.
3 cucchiai di olio d'oliva
2 cucchiai di aceto di riso
3 cucchiai di salsa di soia
3 porretti
un pizzico di peperoncino
un cucchiaino di ginger grattugiato
In una terrina si amalgamano tutti gli ingredienti, olio, aceto, salsa di soia, peperoncino e ginger. In un piatto si mette il salmone e si irrora bene con la marinatura, si cosparge con del poretto tagliato fine. Si lascia riposare il tutto per un paio d'ore. Al momento di servire si puo' accompagnare il salmone con dei crostini caldi imburrati....



Sedani rigati con cavolfiore e salsiccia alla birra di Monica Maino Macy

(Texas - USA)

1 cavolfiore
4 salsicce
Sale
pepe
birra
Parmigiano Reggiano
Sedanini rigati
Olio d'oliva 
cipolla piccola e prezzemolo fresco

Preriscaldare il forno a 350 F. Lavare il cavolfiore e tagliarlo a piccoli pezzi. In una teglia da forno antiaderente mettere quattro cucchiai di olio d'oliva e poi i cavolfiori, condire con sale e pepe a piacere e cospargere con parmiggiano reggiano. Far cuocere fino a quando i cavolfiori saranno dorati.
Intanto in una padella antiaderente mettere la cipolla finemente tritata e l'olio d'oliva. Cuocere la cipolla fino a quando non sarà trasparente, quindi aggiungere la salsiccia senza la pelle. Condire con sale e pepe a piacere e irrorare di birra. Io avevo la Stella Artuois. Fate cuocere scoperto per circa 10 minuti .
Lessare la pasta fino a cottura. Mescolare i cavolfiori e le salsicce con la pasta, aggiungere un po di formaggio e olio d'oliva.

Buon appetito!



Biscotti Speculaas di Katia Van Deelen Santoriello

(Olanda)

400gr di farina
200 di zucchero bruno (non so se è di canna o solo non raffinato)
250gr di burro
1 bustina di lievito
Speculaas fatto da cannella, noce moscata, chiodi di garofano, arancia e credo zenzero, qui lo vendono mix in polvere
2 cucchiai d acqua, ma io ne ho messa di più perché non riuscivo a impastare.
Si impasta tutto, si fa riposare per almeno mezz'ora in frigo.

Stendere l'impasto a circa mezzo centimetro di spessore, tagliare con dei coppapasta nelle forme preferite e infornare a 190gradi x 15 min. Anche se sono morbidi sfornare perché raffreddandosi diventano friabili 




I cappelletti di Lorena

(Nevada - USA)

I cappelletti della mia famiglia.
Si fanno di solito per le ricorrenze, dato il tempo che serve (in genere articolo la preparazione in tre giorni); se ne fanno tanti da congelare e consumare a comodo :-) Sono cappelletti e non tortellini perché sono più piccoli; esistono molte ricette per il ripieno, questa è quella che si fa a casa mia da anni!

Ingredienti
Pasta all'uovo: io faccio 10 uova e 1 kg di farina mista (metà 00 e metà semola rimacinata)
2 salsicce (NIENTE semi di finocchio, anche se vi piacciono)
un quarto di gallina
300 g di bollito di manzo
2 uova grandi
250/300 g di prosciutto crudo
350 g di parmigiano grattugiato
noce moscata
sale q.b.
avanzi di carni cotte (se li avete tipo pollo arrosto e simili)
sedano, carota, cipolla, prezzemolo
Giorno 1: preparare il brodo con la salsiccia, il bollito, la gallina e le verdure. Salare il brodo quando inizia a bollire e, dopo almeno 2 ore di bollitura, spegnere e togliere la carne.
Giorno 2: Preparare la pasta. Preparare il ripieno; tritate la carne bollita, il prosciutto, gli eventuali avanzi, mettete il tutto in una capace ciotola ed unite il parmigiano grattugiato, la noce moscata e regolate di sale. Attenzione alla presenza di salsicce, parmigiano e prosciutto crudo!!!! A questo punto unite le uova e mescolate bene fino ad ottenere un composto omogeneo che dovrebbe risultare più o meno così:


Giorno 3: siete pronte/i per fare i cappelletti. Stendete la pasta dello spessore desiderato (io in genere non la faccio tanto sottile, mi fermo al penultimo spessore) poca alla volta, altrimenti si asciuga e non si chiudono. Tagliatela in quadrati di circa 4 cm. di lato (potete andare tranquillamente ad occhio ;-)) e ponete al centro un po' di ripieno, chiudete a triangolo

dopodichè schiacciate leggermente le punte

ed unitele

Questo dovrebbe essere il risultato finale:


Noterete che sono tutti ben allineati... Questo è il risultato di anni di lavaggio del cervello!!! Mamma diceva che si devono poter contare quindi vanno messi perfettamente allineati. Lo odiavo da bambina e ora mi ritrovo a farlo in automatico....
Si cucinano in brodo e se ne calcolano circa 20-25 a persona, in base alle dimensioni dei cappelletti, dei mangiatori ;-) e della fame!

Ho messo il procedimento lungo. Si possono fare il brodo e la pasta il sabato sera (o la sera prima della preparazione) e il ripieno con chiusura il giorno stabilito. Certo che se il ripieno "riposa" una notte in frigo, diventa piu` saporito.

Spero di non essere stata troppo complicata nella spiegazione scritta. La ricetta originale prevede l'uso della mortadella ma, a mio parere, diventano troppo grassi.

Funghi sott'olio di Pierangela Vinciguerra Cummings

(Washington State, USA)

Cosa fare quando hai bisogno di un barattolo di vetro ma si trovano solo confezioni da dodici? La mia risposta? Comprarli tutti e fare in modo di utilizzarli. E' stato cosi che la scorsa estate, chiesi a mio padre via videochiamata skype di passarmi la ricetta dei suoi funghi sott'olio. Sebbene amassi cucinare sin dai tempi in cui vivevo in Italia, la lontanza dalla nostra terra ci spinge a ricreare piatti e ricette che forse non avremmo pensato di ricreare, sia per la facilita' con cui si reperiscono nei negozi sia perche', come in questo caso, gli esperti sono altri membri della famiglia. Utilizzai i miei barattoli di vetro in parte per fare la giardiniera e in parte per questi funghi che vi sto per proporre. Naturalmente, come ogni expat sa benissimo, a volte bisogna adattarsi a quello che si riesce a trovare. Infatti, i funghi utilizzati da mio padre per questa ricetta sono i funghi di ferla mentre io ho utilizzato un misto di shiitake mushrooms e baby portabella. Ovviamente, potete usare i vostri funghi preferiti. Ecco la semplicissima ricetta dal risultato sorprendentemente delizioso.
Per altre ricette visitate https://www.facebook.com/Pierangelaskitchen?ref=ts&fref=ts

1/2 kg di baby portabella
1/2 kg di funghi shiitake
Acqua
Aceto bianco
Olio d'oliva
Aglio
Basilico
Peperoncino rosso a scaglie
Sale
Pinoli (opzionale)

In un pentolone, far bollire acqua e aceto bianco. La quantita' d'aceto dovra' essere circa 1/4 rispetto a quella dell'acqua. Aggiungere un cucchiaino di sale. Nel frattempo, pulire i funghi e tagliarli a meta'. Appena l'acqua inizia a bollire, versare i funghi e far sbollentare per circa 5 minuti. Scolare e lasciare raffreddare i funghi.
Versare i funghi in una insalatiera e condire con olio d'oliva, aglio a pezzettini, basilico, peperoncino a scaglie e pinoli. Versare nei barattoli di vetro e ricoprire con dell'altro olio fino all'orlo. E' necessario che i funghi stiano sempre al di sotto dell'olio per una buona conservazione.
Questi funghi sono perfetti come antipasto con salumi e formaggi, sopra una fetta di pane abbrustolita o per arricchire un'insalata.
Buon appetito!


Cestini di Frico di Arianna Semeraro

[Netherlands]

Si fanno con il parmigiano o grana già grattuggiato in busta perché è un po' più asciutto e rende meglio. Si unge un po' il pentolino e si getta un cucchiaio abbondante di formaggio.


Cuocere a fuoco moderato e poi abbassare, altrimenti il formaggio rischia di bruciare e indurirsi troppo presto. Quando si stacca da solo dal fondo è pronto per essere girato: io uso le pinze siliconate. Sul lato b basta poco. Prendere il formaggio con le pinze e rovesciarlo su un bicchierino o coppetta ribaltato e aiutarlo con le dita a prendere la forma, lasciando poi che si raffreddi.


I cestini così piccoli si possono usare come servi-antipasto ad esempio con un paio di olive infilzate, due fettine di salame, formaggio, cetriolini: sbizzarritevi.
Si possono fare cestini più grandi e più spessi e riempirli con polenta calda condita a piacere con sugo di salsiccia oppure funghi e formaggio oppure alla 'povera' con un poco di burro e (simil)montasio che si scioglie, e in questo caso fungono proprio da coppa.
Si possono naturalmente fare anche semplici cialde da servire con un bicchiere di vino per aperitivo.
Attenzione, sono untuosi e molto salati.

domenica 23 novembre 2014

Poundcake di patate dolci e mele di Alice Massa

(Giappone)

In Giappone l’autunno è la stagione delle patate dolci, della stessa famiglia di quelle che in Italia vengono chiamate “americane” ma di colore diverso. Mia figlia ne porta a casa ogni anno una caterva quando va a raccoglierle con l’asilo, e io devo inventarmi sempre nuovi metodi per farle fuori.

Ingredienti:
300 grammi di patate dolci
50 grammi di panna
50 grammi di burro
40 grammi di miele
50 grammi di zucchero di canna
2 uova
120 grammi di farina
10 grammi di lievito per dolci
20 grammi di amido di mais (maizena)
1 cucchiaino di cannella
1 pizzico di sale
una mela a pezzi
mezza mela a fettine
zucchero di canna da spargere in superficie

Sbucciare e tagliare a pezzi le patate dolci. Cuocerle al vapore (o nel microone a 500 W per cinque minuti) e schiacciarle grossolanamente. Aggiungere la panna e il burro (se le patate sono ancora calde non c’è bisogno di portarlo a temperatura ambiente) e amalgamare bene. Aggiungere miele e zucchero di canna e amalgamare. A questo punto l’impasto non sarà più caldo e potremo aggiungere le uova leggermente sbattute, il sale, la farina, il lievito e il cucchiaino di cannella.
Preriscaldare intanto il forno a 170 gradi e ungere e infarinare uno stampo da poundcake (o, come si dice in Italia non so bene perché, da plumcake) di 30 cm per 10 cm circa.
Amalgamare le mele tagliate a pezzi con l’impasto e versarlo nello stampo. Disporre in superficie le fettine di mele e cospargere di zucchero di canna.
Infornare per 40 minuti. La torta, essendo ricca di mele, sarà molto morbida e sarà quindi difficile sincerarsi della cottura con la tipica “prova dello stecchino”, ma cerchiamo di farla lo stesso infilzando una zona con poche mele: ogni forno è diverso.
Sfornata la torta, lasciarla riposare per cinque minuti e sformarla con estrema attenzione perché c’è il rischio che si rompa. Far raffreddare su una gratella (ma è buona anche tiepida).



Struffoli di Maria Anna Carfora Hart

(Virginia)

La pasticceria Napoletana di Maria.

Ingredienti
400 g di farina
6 uova
Alcool puro un cucchiaio 
1 Limone
1 Arancio 
20 g di burro
Sale
270 g di zucchero
250 g di miele
150 gr cedro, cocozzata (zucca) e scorzette d' arancia canditi
50 g cannelini confetti
1 limone intero
Olio e Sugna per friggere

Procedimento per l'impasto
Impastare sulla spianatola la farin, con i rossi di sei uova, l'alcool, un cucchiao di zucchero, un pizzico di sale e la scorza grattugiata di un limone e di un'arancia. Se la pasta è eccesivamente soda, aggiungete un bianco d'uovo. Lavorate bene l'impasto e fatelo riposare per circa un'ora.
Formate dei bastoncini assai sottili e tagliateli in pezzettini che friggerete, nell'apposito recipiente munito di cestello (la " fritetuese") oppure in una pentola alta, con sugna e olio (3 parti di sugna e 1 parte di olio).
Deponete gli struffoli, via via che li toglierete, su un foglio di carta paglia.
Ricordate che la sugna e olio dovranno essere sostituiti almeno un paia di volte, poiche' bruciano presto e formano molto schiuma.
In una pentola capiente sciogliete il miele e lo zucchero con mezzo decilitro di acqua e fate bollire fino e quando la schiuma sarà del tutto scomparsa, e il miele sara' diventato di colore ambrato chiaro.
Versatevi dentro gli struffoli e i canditi che avete tagliuzzato finemente e, a fuoco molto dolce, rigirate finche' gli struffoli saranno tutti ben ricoperdi di miele.
Rovesciate la pentola e, aiutatandovi con un cucchiao di legno, sistemateli in un piatto, dando alla massa la forma che preferite (rotonda, ovale, con un buco centrale o senza).
In questa operazione vi sarà d' aiuto un limone lasciato intero e ben nettato.